martedì 9 febbraio 2010

Au revoir Ballero, MONSIEUR Roubaix


...se mi sono appassionato al mondo del ciclismo lo devo anche a te. Uomo d'altri tempi, uomo onesto, rispettoso e talentuoso. Mi immagino quali possono essere state le tue ultime parole di una vita breve e che ancora avrebbe dovuto lasciarti trascorrere: "Maremma maiala!"
Altri sapranno narrare, meglio di me, le tue imprese e i tuoi personali trionfi, ma a poco serve se non a lasciare un sincero e vero ricordo di stima.
Merci Roubaix, merci Franco

2 commenti:

  1. sì ma puttanazza la miseria, proprio i rally doveva mettersi a fare!? comunque addio a uno dei pochi giovani uomini d'altri tempi rimasti, di quelli veri, che solo il ciclismo sa forgiare

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  2. Qualche giorno prima della disgrazia, leggendo un libro di Beltram…… Omar raccontava di un ricordo che Franco gli rivelava riguardo un sogno…..Era il pomeriggio di un dopo corsa di una gara di paese, mi accorsi che alla tv del bar davano le immagini di una corsa. Lo dissi ai miei compagni ed entrammo subito nel bar.
    Mi feci largo tra la gente per riuscire a vedere le immagini che trasmettevano e fui folgorato da ciò che vidi. Era l’ arrivo di una Parigi Roubaix: lo riconobbi dal velodromo. Mi emozionai subito con le prime immagini, il vincitore stava entrando nel velodromo, ma non riuscivo a riconoscere la maglia tanto era coperta di fango. Il cuore mi batteva a mille... Giuro che non sono riuscito a vedere il viso del vincitore. Lo giuro perché … vedevo la mia faccia in quel corpo e su quella bicicletta. Vedevo me stesso vincere a Robaix… Il sogno mi accompagno per tutta la mia carriera!

    Il mio amico è ora cittadino onorario di Robaix. Grazie per questo racconto, caro Ballero. O se preferite Franco Ballerini.
    Io ti ricorderò cosi…………marylor

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