lunedì 26 luglio 2010

IL GIRO DELLA MORTE

Scrivo della mia esperienza un po in ritardo ma sapete devo ancora riprendermi dalla fatica.
"Quest'anno Cunego e Pantani" erano i miei obiettivi di stagione. Archiviata la Gf Cunego (con organizzazione sottotono) mi rimaneva, come ulteriore obiettivo, la Gf Pantani a cui avevo rinunciato l'anno scorso con dispiacere.
La Gf è dura, per gente tosta, pronta ad andare oltre i propri limiti. Gavia e Mortirolo oltre a spaventare esigono rispetto ma l'atmosfera che circonda questa granfondo ha un qualcosa di diverso.
Gli ultimi arrivi sono quelli che più mi hanno lasciano il segno, perchè arrivare non è poi così scontato.
Tra me e Marco l'ha avuta vinta Lui e non poteva che essere così. Ho cercato di resistergli il più possibile, fin quando ho potuto. Poi, l'ho visto alzarsi sui pedali e allontanarsi... niente statua da parte alla sua per quest'anno, sarà per il prossimo.



«Sono stato umiliato per nulla. Per quattro anni sono in tutti i tribunali, ho solo perso la mia voglia di essere come tanti altri sportivi, ma il ciclismo ha pagato e molti ragazzi hanno perso la speranza della giustizia... Questo documento è verità, la mia speranza è che un uomo vero o una donna legga e si ponga in difesa di chi, come si deve dire al mondo, regole per sportivi uguali per tutti...»

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