lunedì 24 maggio 2010

ALLARME ANORESSIA TRA I RAGAZZI. VOI QUALE PREFERITE? IO NON HO DUBBI, quella di destra

Finora si pensava fosse un problema esclusivamente del gentil sesso, ma l’ Aba, l’Associazione per la ricerca sull’anoressia, la bulimia e i disturbi alimentari, rivela dati quasi allarmanti su una realtà finora ignorata. Sono 670 mila, in Italia, gli uomini che ne soffrono, sui 3 milioni complessivi di malati (quasi l’80% sono ancora donne). E il numero si è triplicato dall’inizio del 2000, «È un fenomeno in crescita esponenziale - denuncia Fabiola De Clercq, fondatrice e presidente di Aba - Adesso non si possono più chiudere gli occhi».
I più colpiti sono i maschi tra i 19 e i 40 anni (pari al 55,5% dei casi). Il 7% dei malati ha meno di 12 anni, il 21% tra i 12 e i 18, il 16,5% è over 40.
L’ insorgere della malattia è legato però, e non dimentichiamolo, a fattori socio-culturali e di mercato. L’aumento dei casi di anoressia maschile vanno di pari passo con la moltiplicazione delle riviste per uomini, che valorizzano la prestanza fisica. La pubblicità non è più quella forma di sponsor per il nuovo profumo Hugo Boss ad esempio, dove il protagonista di certo non presenta le tipiche “anomalie” delle maniglie dell’amore. Diventa così quasi una ”trappola”, quando ci si trova di fronte a questi giovani busti che si alzano imponenti come i Bronzi di Riace.
E così non è più solo la donna ad avere problemi con lo specchio, con il proprio fisico. Non è più soltanto la donna a volersi o quasi a sentirsi “costretta” ad allinearsi ai nuovi standard. Non è più solo la donna a ricorrere a lifting, liposuzioni. Finanche cerette e trucchi un tempo appannaggio del genere femminile sono divenuti un appuntamento irrinunciabile per gli uomini. E tutto a vantaggio dei centri sportivi, estetici, di dimagrimento, e di bellezza.
Anoressia maschile, femminile, disturbi dell’alimentazione, colpa di una società che impone un solo imperativo: “Piacere per piacersi”. Un falso imperativo, stravolto perchè parte dall’assunto che per piacersi bisogna piacere! Una società in cui l’ interiorità, lo spirito di autenticità ed unicità, fanno le valige e partono per un lungo viaggio. E fra un pò di anni sulle strade anzichè gente e sagome multiforme, vedremo camminare solo cloni di Barbie e Ken.

ANORESSIA TRA GLI ATLETI
Ma il disturbo dell’ anoressia e quelli alimentari in genere risultano in crescita anche nel mondo dello sport: riguarderebbero soprattutto quelle discipline che enfatizzano fattori come la magrezza e il mantenimento di un certo peso per il raggiungimento di una buona performance. Tra queste, body-building, pattinaggio, ciclismo, equitazione, ginnastica ritmica e acrobatica, maratona e sport antigravitazionali come il salto in alto.

1 commento:

  1. Panz, è un modo x fare outing? smettila con le diete, non diventerai mai come Pantani

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